E noi come possiamo comunicare con loro?
Esattamente come i cavalli anche noi “parliamo” con la nostra energia. Quando ci avviciniamo a un cavallo, questi sente già a distanza di metri come ci sentiamo nel più profondo della nostra anima, anche al di là della nostra consapevolezza.
Non esattamente: il corpo è semplicemente il mezzo attraverso il quale la nostra energia “interna” viene comunicata. Ecco perché non è corretto dire che i cavalli leggono il linguaggio del nostro corpo, loro percepiscono la nostra disposizione d’animo (cioè l’energia) che emettiamo col nostro corpo. Quando ci avviciniamo a un cavallo, questi sente già a distanza di metri come ci sentiamo nel più profondo della nostra anima, anche al di là della nostra consapevolezza. “Sente” letteralmente l’energia che emettiamo e vi reagisce a seconda che questa energia sia per lui chiara o confusa. Più siamo consapevoli di come ci sentiamo più emettiamo un’energia tranquilla e affidabile che spingerà il cavallo a rilassarsi in nostra presenza. Meno siamo consapevoli dei nostri pensieri e delle nostre emozioni, più emetteremo un’energia confusa al quale il cavallo reagirà istintivamente con il suo linguaggio del corpo.
Un cavallo legge nel più profondo della nostra anima
Un cavallo, grazie alla capacità di percezione precisa e profonda, perfezionata nei millenni, legge unicamente quello che sta nel più profondo della nostra anima e non è interessato minimamente alla nostra maschera sociale: a chi siamo, a quante lauree abbiamo, a quanto siamo ricchi o colti. Quante volte ci capita di “avere sensazioni” che ci dicono qualcosa di diverso da quello che vediamo? Quante volte, entrando in una stanza dove due persone hanno litigato, percepiamo una tensione silenziosa anche se ci dicono che non è successo nulla? Ecco, in quei casi, noi stiamo “captando” informazioni energetiche, diverse da quelle fisiche. Ci stiamo comportando come un cavallo.
La nostra respirazione è un’ importante mezzo di comunicazione che invia specifici messaggi al nostro cavallo, a patto che si riesca ad avere consapevolezza del proprio respiro. Bisogna respirare profondamente, attraverso tutto il corpo, in modo ritmico e costante, senza trattenere il fiato, per mantenere la frequenza cardiaca regolare e non trasmettere stimoli negativi al cavallo. La respirazione consapevole aiuta la concentrazione, rilassa la muscolatura di collo e spalle, rende le mani più leggere, modificando in modo positivo la connessione con il cavallo. Con la giusta respirazione il cavallo si rilassa, diventa più disponibile e il cavaliere, a sua volta, si affatica meno.
Anche il nostro sguardo gioca un ruolo fondamentale nella comunicazione, se lo sguardo resta perennemente neutrale non comunicheremo mai nulla, non saremo mai abbastanza amichevoli, compiaciuti ne tantomeno minacciosi. Questa neutralità espressiva non permette al cavallo di capire le nostre richieste.
Horsenality
E’ importante ricordare che i cavalli non sono tutti uguali, ognuno ha la propria personalità o Horsenality, come qualcuno l’ha voluta chiamare recentemente, e le stesse tecniche di comunicazione non danno gli stessi risultati su cavalli spiccatamente diversi, per questo è necessario non agire in modo “meccanico” accanto ad un cavallo, ma comprenderlo interiormente per sapere come approcciarlo.
E chiaro che la comunicazione con un cavallo richiede un grande impegno mentale, emotivo e fisico per essere padroni di noi stessi e non intimorire o indispettire il nostro cavallo.